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LA MORALE DELL’ACQUA GHIACCIATA – #VERSOILMEGLIO

Non so da voi ma qui da me fa freddo.

Ma proprio un freddo artico di quelli se esci con una Sprite in mano diventa un Polaretto in lattina.
Ma che fine hanno i fatto i Polaretti tra l’altro?
Boh…

Comunque Polaretti a parte forse non così tanto freddo ma abbastanza da… ghiacciarmi i tubi dell’acqua e quindi stamattina sono rimasto senza.
Ora, immagina la scena.

Il mio risveglio

Sveglia, un gatto mi lecca la faccia e l’altro prende a zampate il cellulare. Mi alzo, attraverso la casa al freddo, arrivo in bagno, faccio per lavarmi la faccia e… niente.

Nulla. Zero.
Una leggera spruzzatina e poi… nulla più.

Niente acqua, non vuol dire solo non potersi lavare la faccia, vuol dire non poter fare tutte le cose che si fanno la mattina, da quelle più carine a quelle meno, è debilitante, non puoi fare NIENTE.
Fortunatamente vivo vicino ai miei nonni meravigliosi e quindi sono potuto andare da loro e cmq dopo poche ore ho risolto.

La morale

Però ci ho pensato e mi dicevo. Spesso pongo l’attenzione su ciò che non ho o su ciò che vorrei e ne metto pochissima su quello che ho e che do per scontato.
E nonostante uno dei punti nel mio diario sia proprio scrivere ciò di cui sono grato ogni giorno, ammetto che “avere l’acqua in casa” (calda), non l’avevo mai scritto.

Accendere un fuoco in un camino è il piacere più solido di qualsiasi altra cosa al mondo.
Charles Dudley Warner

Perciò stasera, quando prima di andare a letto andrete in bagno a sistemarvi, mentre utilizzate l’acqua, pensateci e siate grati.
Come me.


Grazie acqua!

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